Sei nel settore: Giornalisti junior e apprendisti
Ero bravo, lo stage si trasformò in lavoro: ecco come da stagista sono diventato giornalista
Questa è la storia vera di un giornalista freelance che pubblichiamo per dimostrare come capacità, creatività e intraprendenza sono ancora doti decisive per entrare nel settore del giornalismo.
Fui mandato come stagista da una scuola di giornalismo a collaborare gratis in una redazione di una prestigiosa casa editrice di Milano che pubblicava magazines. Feci subito presente la mia preparazione nello studio delle lingue.
La cosa interessò tant'è che mi misero subito al lavoro su articoli pubblicati su riviste straniere: dovevo tradurre tali articoli.
Ah, dimenticavo: la rivista si occupava di spettacoli. Il lavoro procedeva bene, non trovavo grosse difficoltà a tradurre dall'inglese all'italiano, anche perche' mi ricordavo del vecchio motto universitario: il buon traduttore deve soprattutto conoscere la lingua di destinazione, nel mio caso, l'italiano. E l'italiano lo sapevo scrivere.
Producevo 2, 3, 4 traduzioni a settimana, che venivano pubblicate come se fossero articoli originali nelle aree secondarie, per la verità, della rivista. Poi la svolta. Prima che finisse il periodo previsto di tirocinio, 3 mesi, mi venne un'idea: perché non proporre al direttore del magazine di far diventare quelle traduzioni dei veri e propri articoli?
L'idea, devo essere sincero, piacque al direttore, e anche alla redazione che mi coinvolgeva, anche se stagista, nelle riunioni di redazione.
Insomma, detto fatto: nel giro di 2 giorni tirai fuori 3 bei articoli: da una storia sul grande successo mondiale del musicista Moby tirai fuori un bel profilo dell'artista. Dal ricorso a Internet per vendere i propri brani di molti musicisti in America scrissi un articolo sul futuro della musica Internet. Infine, siccome si era al tempo del boom degli mp3, proposi un articolo, accettato, sul passaggio dall'ascolto della musica alla radio a quello ascoltata dalla Rete.
Nel frattempo la stage però fini'. Mi ritrovai con 3 articoli da copertina pubblicati su una prestigiosa rivista dedicata agli spettacoli e con una richiesta che non mi aspettavo: "Ue' Giovi (cosi' mi chiamava un po' beffardamente il direttore del magazine) anche se non sei piu' stagista, puoi sempre rimanere qui a collaborare con noi".
Accettai, e diventai collaboratore fisso, e devo dire anche ben pagato, anche se con molto lavoro sulle spalle.
Assistendo alle insidie che hanno molti giovani oggi entrando nel mondo della comunicazione, dico a me stesso: "quanto fortunato fui in questo mio percorso professionale". Fortunato o bravo? Mah, nella vita il caso ha spesso grande importanza. Di sicuro nel diventare giornalista, io che ero solo stagista, 3 cose furono importanti: 1) la mia competenza linguistica; 3) una certa vena creativa; 3) insistere su un'idea anche se strampalata, almeno all'inizio.
A.G.
E' stato visitato da...
vedi tuttiCurriculum in evidenza
Giornalista Professionista (Spinea)
Bravo in: Redazione articoli, Editing audio-video, Elaborazione comunicati stampa
Hanno trovato lavoro grazie a INFOCITY
Giornalista Professionista (Voghera)
Bravo in: Elaborazione comunicati stampa, Editing audio-video, Social media editing
Altre pagine personali
Giornalista Freelance (Biella)
Bravo in: Redazione articoli, Redazione brevi testi, Elaborazione comunicati stampa