Il giornalista culturale deve avere una certa sensibilità per individuare e selezionare le notizie più idonee alle pagine culturali oltre ad una solida preparazione di base in ambito preferibilmente umanistico. Come si fa a sviluppare queste capacità? Qual'è il percorso di formazione più adatto?
In generale la maggior parte dei corsi di laurea erogati dalle facoltà universitarie di Lettere possono essere un buon punto di partenza, ma esistono corsi più specifici come quello di Lettere (Letterature - Linguaggi - Comunicazione Culturale) dell'università La Sapienza di Roma oppure il corso di laurea in Comunicazione nei mercati dell'arte e della cultura dello IULM di Milano o ancora il corso di Comunicazione e Produzione Culturale della LUMSA di Roma.
Per chi è già in possesso di una laurea molte facoltà prevedono nella loro offerta formativa corsi post-laurea ad-hoc come il Master per Professionisti dell'Informazione Culturale erogato dall'università di Urbino o il Master in Comunicazione del Patrimonio Culturale dell'università di Firenze. Non sono da escludere i corsi proposti dalle facoltà di Scienze della Comunicazione che spesso prevedono specializzazioni in ambito culturale.
Per quanto concerne le possibili collaborazioni giornalistiche un terreno fertile è offerto dagli inserti culturali dei grandi giornali: Week End del Corriere della Sera, Domenica de Il Sole 24 Ore, Tutto Libri de La Stampa e XL, La Domenica, I Viaggi e l'Almanacco dei Libri de La Repubblica.
Segnaliamo inoltre che i portali delle grandi testate spesso prevedono sezioni dedicate a spettacoli e cultura (ad esempio Repubblica.it).
Riportiamo tra gli annunci di lavoro più recenti quello di un'agenzia in cerca di redattori che si occupino di spettacoli e quello di un mensile alla ricerca di giovani collaboratori per i settori Musica, Spettacolo, Cultura.
Per chi ha particolari doti di organizzatore può essere interessante occuparsi di presentazioni di libri per conto di case editrici, come proposto in quest'altro annuncio.
Che caratteristiche deve avere il giornalista che vuole ambire ad un posto nella redazione cultura di un giornale? Sicuramente egli deve padroneggiare linguaggi che possono essere ben più ricchi di quello della cronaca, a volte linguaggi specialistici, che corroborati da una certa competenza nel settore trattato permettono di ideare collegamenti, riferimenti e citazioni indispensabili, si pensi, in una critica letteraria.
Il giornalista culturale deve essere un eclettico, appassionato e avido lettore, in questo senso il mestiere in questione non può che regalare soddisfazioni in quanto non mancheranno mai volumi, saggi e romanzi inviati gratuitamente dalle case editrici e in attesa di una recensione.
I contro del giornalismo culturale? Probabilmente ce ne sono solo se non avete molta voglia di spaziare da un argomento all'altro e preferite specializzarvi in un solo ambito (si pensi al giornalismo economico o di cronaca politica) oppure se alle attività intellettuali preferite l'azione e la cronaca; per tutti gli altri il mondo della cultura, con i suoi eventi e i suoi personaggi, può offrire ottime letture e piacevoli incontri.